75 di costruzioni elleniche cui accennava il Leake non siano stati ritrovati, e manchino anzi finora avanzi di età antica (2), tuttavia la situazione estremamente favorevole su un’altura a fianchi ripidi e perciò facile a difendersi e all’ingresso di un’ampia e fertile vallata, ha fatto supporre che sin dall’evo classico sorgesse qui un centro notevole: i più collocano infatti qui Antipatraea, ricordata soprattutto durante la prima guerra macedonica e certo situata sul Semeni (Apsus) (Livio XXXI, 27, 1 sg.) (3). Nell’altissimo medio evo la città fu forse sede di un vescovato (Pulcheriopolis !), ma il nome odierno, di origine slava, (Beràt è la corruzione albanese di Beligrad = città bianca; Bdigrada o Belagrita negli scrittori bizantini), mostra come in ogni modo il centro attuale sia alquanto più recente (4). La più vasta pianura interna dell’Albania centrale è quella di El-basàn, antico fondo lacustre, alto da 80 metri a sud, fino a 130 a nord, ora scolato in parte dallo Shcumbi, in parte dal Uevòl. Il piano, inondato in gran parte nella stagione piovosa, è privo di alberi; alberga vasti campi di mais, e nella porzione settentrionale anche culture di lino, di tabacco e uliveti; a sud invece vaste zone sono a pascolo e ricettano greggi enormi di bufali e di buoi. A nord frequenti sono sul fondo i villaggi di capanne, fatte con frasche e canne, quali rettangolari, quali coniche (fig. 8), probabilmente temporanei (Murikjani, Iagodina, Bulkiz, ecc.); ciflik isolati o a gruppi sono più in alto, fuori della zona inondata, sul terrazzo laterale o sui fianchi delle colline. AH’estremo NE della pianura sorge Elbasàn, un altro dei maggiori centri dell’Albania interna, che la situazione designa a futura capitale del nuovo Stato albanese. Tale situazione favorevole è dovuta principalmente aU’allargarsi della valle dello Shcumbi, che costituisce, come già fu detto, la miglior via di accesso nell’in-temo della regione: il fiume, che in piano si ramifica (1), è raggiunto da due affluenti provenienti da nord, il Manez e lo Zaranizza, in modo che la città è tutta circondata da corsi d’acqua, il M. Krasta (520 m.) che ripido si leva a SE, forma una vera ròcca naturale (2). Oltre che agévole (1) Cfr. Leake, Op. cit., I, pp. 354 e Patsch, Op. cit., col. 129. (2) L’identificazione di Antipatraea con Berat, già proposta dal Leake, Op. cit., loc. cit., è accettata dallo Zippel (Op. cit., pag. 61), e da B. Kiepert (F. O. A., XVI); il Tomaschek (cfr. l’art. Antipatraea nell'Encycl. del Pauly-Wissowa) la colloca invece più a monte. (3) La recente pubblicazione di M. Ekrem bey Vlora Aue Berat und vom Tomòr (« Zur Kunde der Balkànhalbinsel » Heft 13), che contiene notizie d’indole etnografica su Berat, non mi fu sinora accessibile. (4) Il ramo principale a sud è sormontato da un grandioso ponte. (5) I Serbi, occupata la città nella loro marcia dell'anno scorso verso il mare, la tennero in soggezione collocando appunto sul M. Crasta alcuni pezzi di artiglieria.