II. Generalità sulla morfologia della regione. La regione compresa nei limiti già tracciati nell’introduzione è costituita da una serie di rilievi montuosi orientati da NW a SE e separati da valli e depressioni che in generale rispondono alla direttiva predominante del sistema orografico. Come si può rilevare daH’unito schizzo geologico, la più interna delle catene albanesi non è che il prolungamento meridionale della catena dinarica, la quale abbandona la costa presso S. Giovanni di Medua e passando per Alessio Kroja, Elbassan, s’interna poi nell’Albania orientale-meridionale. Per la parte da noi visitata questa catena risulta composta in grande predominanza di terreni secondari e del Terziario inferiore, tutti fortemente dislocati, come vedremo più tardi. Una seconda catena, che del resto è legata strettamente alla prima, comprende il gruppo del M. Tomori e continua poi in colline poco elevate in direzione di Tirana; a questa seguono, verso ovest, altre catene meno regolarmente orientate, le quali però verso li si deprimono tutte, dando origine alla vasta pianura della Muzakia, occupata da formazioni plioceniche e quaternarie. Nell’angolo SW della regione considerata vengono poi a sfumare le estreme propaggini settentrionali della catena jonica, alla quale appartengono gli Acrocerauni e l’imponente gruppo montuoso Kiore-Cika. Ricorderemo infine il lungo e sottile sistema di colline che sporge dalla pianura costiera e attraversa la Muzakia, il quale comprende la collina di Durazzo, il M. Bicerit, le colline di Arde-nizza, ecc. Dal punto di vista corografico la regione può dividersi in tre zone; una di queste, affatto pianeggiante e costiera, da S. Giovanni di Medua si estende per Ismi, Durazzo, Cavaia, e si allarga poi nella Muzakia e nella pianura d’Arta arrivando fino alla baia di Valona ai piedi della catena jonica che restò quasi completamente esclusa dalle nostre investigazioni. Segue a guisa di Terrazzo, una regione collinesca, composta in massima parte da terreni del Terziario superiore; essa si estende da capo Rodoni fino oltre Liusna e poi, meno regolarmente, per Fieri e Kànina. A questo irregolare terrazzo fa immediatamente seguito a E e a S una zona montuosa alla quale appartengono le catene più interne e più elevate, in generale dirette, come si diceva poco fa, da NW a SE.