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le bamie, si fanno i semenzai in febbraio per i pomodori e i peperoni, e nello stesso mese fino a tutto aprile per i cavoli, si adoperano parti di piante per le patate, gli agli e le cipolle.
    Degno di nota è la moltiplicazione delle cipolle. Si coltiva una varietà che ha origine a Scutari, e da questa città gli agricoltori ritirano i bulbilli che ivi sono stati ottenuti da piante venute da seme. Questi bulbilli sono grossi poco piìx di un acino di uva fino a raggiungere la grossezza di una noce, ed essi servono per la piantagione. Alla raccolta poi le cipolle grosse sono vendute, e quelle che rimangono piccole sono conservate per piantarle nel successivo dicembre e avere dopo circa 6 settimane cipolle da pronto consumo.
    Per le nuove colture di cipolle da raccogliere a maturazione, si adoperano bulbilli fatti venire da Scutari.
    La coltivazione dell’orto varia a seconda il sistema che si segue.
    Ove le specie si tengono separate si dànno i lavori che ciascuna richiede. Riferendoci alle bamie, che è l’ortaggio speciale della regione, diremo che suolsi ad esse destinare un terreno non alberato per evitare i danni dell’ombra. Si concima abbondantemente in ragione di 300 e più quintali a ettaro e si vanga il terreno fino a raggiungere circa 30 centimetri di profondità. Si appiana e in marzo si semina a righe in modo che le piante vengano a 60-70 centimetri tra riga e riga e a 25 centimetri sulla riga. La semina si fa col piantatoio, ovvero si fanno dapprima dei solchetti ove si mettono i semi e poi si copre appianando il terreno. Quasi sempre si fa sulla riga unii semina più fitta dell’anzidetta, ma a pianticelle sviluppate si dà una diradatura.
    Durante la vegetazione si dànno un paio di zappature. La raccolta si fa in agosto e si prolunga a settembre e ottobre.
    La stessa coltura su per giù si segue per i pomodori, mentre per gli spinaci, le cipolle e l’insalata il terreno si dispone ad aiuole.
    Più complessa è la coltura ove le specie .si avvicendano e si consociano in modo che una occupa il terreno quando la precedente non è stata ancora tolta.
    A Tirana ove questo sistema è seguito si procede così: in dicembre si concima abbondantemente il terreno in ragione di 400 quintali di letame a ettaro e si vanga profondamente fino a raggiungere 40 centimetri di profondità. In seguito si dispone il terreno ad aiuole larghe metri 1,5 e lunghe metri 6 circa e a fine febbraio si mettono le cipolle piantando i bulbilli, che, come si è detto avanti, si fanno venire da Scutari, lungo i margini delle aiuole, alla distanza di 20 centimetri. In marzo si dà una zappatura e subito dopo, vicino alle cipolle e su due righe per aiuola si seminano le bamie. Tra riga e riga si lascia