79 giori (Drashovic’ 500 ab., Sevaster 500 ab., Smoctina, Cudesi, ecc.) sembrano appartenere a questa categoria di villaggi composti (1). L’ubicazione preferita dei villaggi è sulle più basse groppe collinose, a non grande distanza dal fondo delle valli, che, piatto e largo, ben si presta alle culture. Soltanto là, dove, con l’apparire delle formazioni ar-gilloscistose dell’eocene (flysch), i fondi delle valli divengono più angusti, e i fianchi si fanno ripidi, scoscesi, spesso lacerati da grosse frane, in modo da rassomigliare assai da vicino alle zone franose delle alte valli di alcuni torrenti della nostra Emilia, allora i villaggi si rifugiano in alto, preferendo al fondo angusto della valle, o al fianco malfido, qualche dosso più sicuro fra torrente e torrente. Così accade nella parte orientale dei Malacastra fra la valle della Janizza e quella del Semeni, così, in modo ancor più evidente, fra Elbasàn e la valle del Murdar, ove il paesaggio franoso si sviluppa largamente nelle formazioni argillose: quivi Eeciani, Mamlì, Cusha, Skitèri e altri piccoli paesi (20-30 case) sorgono appunto appollaiati in alto, su qualche ripiano o dosso lontano dal fondo angusto delle valli. Tuttavia anche in queste zone i villaggi più alti abitati in permanenza non si spingono sopra 800 m. Signa, il più alto della zona da noi percorsa, è sparso tra 700 e 720 m.; alquanto più alti (800-900 m. f) sono probabilmente alcuni villaggi permanenti sul fianco occidentale del M. Tomòr, come Tomòr, Ljubesci e Capinovo (2) e forse alcuno di quelli posti alle falde del Mali Dajtit a NE di Tirana. Nella parte nord dell’Albania centrale collinosa, formante i bacini dell’Arzèn e del F. di Tirana, dove le condizioni agricole sembrano notevolmente migliori, poiché acquista una certa importanza ad es. la cultura del tabacco e anche quella dell’ ulivo appar maggiormente curata, le case dei villaggi, pur assai piccoli (15-20 case), sono meglio costruite e più eleganti: la pietra domina assoluta, il tetto di tegole è più sporgente, la casa è ornata di ima lunga veranda, che serve anche come essiccatoio per le foghe di tabacco; ciascuna casa ha di solito infatti il suo campicello di tabacco. Tra Tirana e Durazzo s’incontrano anche frequenti le case di mattoni. In questa parte dell’Albania centrale è sorta anche l’unica città importante della zona collinosa, Tirana, in una ridente e fertile conca solcata dal fiume Gjol. Fondata solo nel secolo xvn, ha infatti l’aspetto di città recente, con vie larghe, dritte, ben lastricate — un fatto veramente eccezionale nell’Albania — con case basse, ma ben fatte, con belle mo- ti) Patsch. Scritto cit., col. 27; Baldacci. Itinerari albanesi (1892) in « Mera. Soc. geogr. Ital. », voi. VI, pag. 71. (2) Cfr. Baldacci, Itinerari albanesi, già cit., pag. 87 e gg.