IC) ters (1) e Nopcsa (2) anche nell’Albania settentrionale. Da tutto ciò noi crediamo che, malgrado la completa mancanza di dati paleontologici, il riferimento cronologico degli strati di M. Krastese e di Liabi-noti al Giurese trovi la sua completa riconferma. Cretaceo. La serie cretacea, secondo le nostre osservazioni, comincia, nella regione studiata, con un calcare bianco a struttura compatta, quasi litografico, ben stratificato, qualche volta fornito di intercalazioni o di arnioni di selce. Anche in questo caso il nostro riferimento è fondato esclusivamente sul criterio litologico, poiché nelle nostre ricerche non fummo così fortunati da rinvenire sicuri orizzonti fossiliferi tali da renderci possibile un’esatta suddivisione stratigrafica dei terreni mesozoici. La roccia in questione è però assolutamente identica al biancone veneto e alla maiolica lombarda che, come si sa, vengono riferiti alla base del Cretaceo; ora, ricordando come i calcari bianchi compatti costituiscono uno degli orizzonti più costanti delle Alpi lombarde e venete, ci viene spontanea l’ipotesi che tale tipo di facies si estenda anche nella regione albanese che di esse è il naturale prolungamento tettonico. Con ciò naturalmente noi non possiamo escludere che il biancone albanese rappresenti anche i piani superiori del Malm, come, per esempio, il Titonico, e a questo proposito anzi ricorderemo che anche nelle Alpi Venete il Titonico superiore è normalmente rappresentato da una facies identica a quella del Cretaceo inferiore, in modo da rendere spesso difficile ima suddivisione dei due livelli. (ìli autori che prima di noi si occuparono della regione albanese-epirota, uniscono in generale il livello in questione, che per brevità chiameremo biancone albanese, coi sottostanti calcari di Viglaes. Certo l’analogia tra i due terreni è fortissima, ma ci sembra che la divisione da noi proposta, quantunque non suffragata da prove paleontologiche, sia sufficientemente fondata; infatti altrimenti bisognerebbe ammettere che il Cretaceo fosse rappresentato esclusivamente da calcare a Eudiste, fatto che ci sembrerebbe strano, data la potenza, certo non fortissima, di questo piano. Per quanto di esiguo spessore, il biancone costituisce un orizzonte dei più costanti nella serie stratigrafica dell’Albania meridionale. Esso (1) Vetters H. Beiträge zur geologischen Kenntnis des nördlichen Albaniens. Denksohr, der Wiener Akad., Bd. 80, pag. 222, Vienna, 1907. (2) Nopcsa F. Zur Stratigraphie und Tektonik des Vilajets Skutari in Nordalbanien. Jahrb. k.k. geol. E. A., Voi, XLI, Vienna 1911, pag. 236.