81 Signa manca tanto di abitazioni isolate che di villaggi nella zona propriamente calcarea; il paese di Signa è costruito al contatto fra il calcare e il mantello di flysch eocenico. Nel gruppo del M.Tomòr,il più alto villaggio abitato in permanenza, sembra esser quello di Ljubesci, che ha anche una moschea (1). Più in alto si ha però la zona abitata nella stagione estiva dai pastori, i quali, come altrove dicemmo, sono in gran parte Cutzovalacchi, che scendono poi nell’autunno sui piani della Musakia. Le loro abitazioni temporanee, dette anche qui stani, vi trovano in piccoli gruppi, come quello di Darda (1200 m. ?) e quello di Cuhnak, situato entro una cavità carsica a 1G00 metri (2). Sembra che in questo vasto massiccio, dove la morfologia carsica si sviluppa in modo tipico, si abbiano condizioni analoghe a quelle di molti massicci del nostro Abruzzo, ove pure le grandi cavità carsiche offrono la sede preferita alle abitazioni temporanee dei pastori. Le analogie fra il regime pastorale di questa zona montuosa dell’Albania e quello dell’Abruzzo sembrano anzi anche per altri riguardi assai strette (3). (1) La posizione approssimata nella carta austriaca al 200.000 è desunta ■da Baldacci, Scritto cit., pag. 93, che non dà però l’altezza. (2) La quota degli stani di Darda è desunta dalla carta, ma cfr. Baldacci, Scritto cit. pp. 88 e sg.; le indicazioni relative agli stani di Culmak derivano da Baldacci, Ibidem, pp. 94-95. (3) Non può dirsi fino a che altezza si spingano le dimore temporanee dell’Albania.