67 vallata della Viossa e testa di uno dei due rami della Via Egnatia (1). Non si hanno notizie sulla sua decadenza, che data verosimilmente dal tardo impero (2). Oggi il sito ha perduto ogni importanza ed è quasi abbandonato. Su un dosso a 85 m. di altezza sorge il Monastero di Pojani, presso il quale si trovano i pochi avanzi dell’antica città; il villaggio di Pojani e quello vicino di Sop hanno complessivamente una quarantina di case abitate esclusivamente da Cutzovalacchi (3). Degli approdi nell’attuale baia di Valona, Oricum o Oricus sembra essere assai antico, come dimostrano le leggende circa la sua fondazione e la menzione nei più antichi peripli (4). Secondo Plinio la città sorgeva originariamente su un’isola, pili tardi riunita al continente (5) e ciò spiegherebbe perchè il suo porto, che pur servì talora come base alla flotta romana (6), fosse giudicato poco sicuro, per (pianto forte (7); da ciò probabilmente anche la sua rapida decadenza. Pochi resti si trovano oggi presso ima località in fondo alla baia di Ducati, che secondo il Leake porta ancora il nome Erikhò (8). La decadenza di Oricum dovette favorire il sorgere di im altro scalo nella baia di Valona, Aulon, che è di origine recente perchè ricordata per la prùna volta da Tolomeo (Oeographia. Ili, 12, 2 ; nófos, imveiov) ; secondo una congettura del Patsch, accettata anche da R. Kiepert (9) essa sorgeva peraltro a NW della Valona attuale, sul cordone, formato da piccoli rilievi, che separa la lagima di Arta dal mare, presso Placa, ove si veggono ancora alcuni resti di costruzioni portuali; ma non si può tuttavia escludere che qui fosse Vèmveiov, e che la città sorgesse invece sul sito dell’odiema, a piè delle colline oggi coperte di uliveti tra le quali quella imminente di Topana forma una (1) Cfr. per queste notizie gli articoli Apollonia e Aoos dell’HiRSCHFELD nella Real-Encycl. ecc. del Pauly-Wissowa. (2) Di tre vescovi di Apollonia nel V secolo dà notizia il Faklati, IUyricum sacrurn, t. VII, Venezia, 1817, pag. 396, ma si tratta di cosa assai dubbia. (3) Cfr. soprattutto Leake W. M. Travels in Northern Greece, Vol. I. Londra, 1835, pag. 368-75 e Patsch K. Dos Sandschak Berat in Albanien; « Schriften der Balkancommission — Antiquarische Abteilung » III, Vienna 1904 colonne 149-93. (4) Scyl., Peripl., § 26. Colonia colchica secondo Plinio Natur. Hist., Ili, 145. (5) Plin. II, 91. (6) Livio, XXIV, 40, 17. Cfr. Zippel. Op. cit., pag. 66. (7) Caes., Bell. Civ., III, 40. (8) Leake, Op. cit., I, pag. 4. Cfr. Patsch. Op. cit. coll. 70-74. (9) Patsch, Op. cit., coll. 63-64. Cfr. Kiepert, Formae orbis antiqui, XVI e il relativo commentario.