45 o maritata nel figliuolo del re di Polonia, e mori, sono tre anni, senza lasciare di sè eredi. Il secondo fu Massimiliano, die finirà, al primo d’agosto che viene, ventu-11’ anni ; è giovine di buona speranza, ed è stato alla guerra del quarantaquattro in Francia. E assai grande di corpo e scarno, di bell’ aspetto, sano della persona , e tiene assai della natura dell’imperatore, contraria a quella del padre, perchè non ragiona molto, serva la sua dignità, e pare che disegni a cose grandi: e quando fusse stato allevato da uomini valorosi che avessero ragionato seco di guerre, e lettogli le istorie, che sono veramente lezioni e studj da principi, credo che si saria potuto aspettare ogni gran riuscita da lui; ma il re ha atteso a farlo praticare con uomini che gl’insegnino buoni costumi, e lo guardino dai disordini e non altro, in modo che mi pare che più abbia mancato 1’educazione che la natura. Cavalca bene e giostra ancor bene; nel resto non attende se non a cose di polvere e di artiglierie piccole, tirando spesso di archibuso e di balestra. Ragiona, oltra la lingua tedesca, che è la sua naturale per essere nato in Vienna, la boema, la latina, la francese, la spagnuola e l’italiana, ma queste tre ultime non molto bene; pur tantoché intende ed è inteso. Desidera assai di comandare, e difficilmente si lascia governare, di che il re sente dispiacere; e si crede che, presa in moglie la figliuola dell’im-peratore, sua maestà gli darà una provincia da governare, il che sarà alla venuta del principe don Filippo, che conduce la principessa , la dote della quale s’ intende che sarà o nulla, 0 trecento mila scudi. Succederà dopo la morte del padre nei regni di Ungaria e di Boemia, con le provincie attinenti; le quali, perchè confinano con il signor Turco, saranno bella materia di far