2/j0‘ troppa grandezza di Cesare, attendono alle cose loro diligenter. È vero che la poca onorevolezza per il re cristianissimo dell'ultimo trattato di questa pace, la querela di Bologna mal accordata, la somma del danaro da esser sborsata agli Inglesi grandissima 1, ed il desiderio che ha quel re di tirarsi sotto la Scozia ( desiderando il re cristianissimo il contrario), potrian queste cose alterare gli umori e produr qualche disturbo. E sono molti che credono che non abbia a passare li otto anni che l’amicizia debba esser rotta e guasta“, per dar nuova occasione al magnifico Bernardo 3 di fare una più onorevol pace fra quelle due maestà. » La pace di Guiñes, segnata il 7 giugno del i546, obbligava Francesco I al pagamento dell'antico debito, e a quello di due altri milioni di scudi d’oro da compiersi avanti il giorno di san Michele del 1554 , ^no a^a qual epoca la città di Boulogne era lasciata in pegno agli Inglesi. a Non ne passarono quattro , perchè Enrico II fino dai primi giorni del suo regno mostrò tale determinata volontà di ritirare al più presto Bou-logne dalle mani dell’Inghilterra, che il 24 marzo i55o gli Inglesi stessi convennero di restituirla, come fecero nel i5 maggio susseguente, per soli quattrocento mila scudi di Francia. 3 a Questo principe (Enrico T'JJT) continuò sempre ad accarezzare gli « uomini della repubblica e particolarmente quelli della nobiltà, ne’quali « per varie occasioni confidava diversi più importanti negozii ; e ultima-« mente nella trattazione della pace con Francia, crasi valuto dell’opera di « Francesco Bernardo giovane di molto spirito, che per occasione di sue « private faccende trattenevasi in quel regno, e più volte per ordine del « re passò in Francia e fu principale istromento nella conchiusione della « pace. » (Parula P. I, L. XI.) E la presente Relazione ha pure, sul fine, in proposito di questo medesimo Francesco Bernardo, il seguente discorso al qual ci pare molto più conveniente luogo in questa nota. « Della « desterità e valore del magnifico messer Francesco Bernardo nella negoziaci zione della pace con Inghilterra non mi pare dirne molto perchè penso <( che quello che ho di lui scritto alla serenità vostra ne dia abbastanza in-(i formazione , e che il dirne di più saria più presto sminuir dell'onore e (( virtù sua , che potergli aggiungere cosa del mondo. Questo solo basterà « dire che un uomo di trent'anni, che in Venezia si chiama giovane, non » esercitato nelle cose di stato più che tanto, con la felicità 6 galanteria