a5 ila ducati uno e mezzo sino a due; i quali pagamenti ■ |ono poi da questi signori fatti tanto leggermente, che il più delle volte servono il re più con promesse della ■ior gente che con premio. Fra tutti quelli signori e naturalmente costume esser sempre in divisione, e ad ibgni nuova successione di re tutti fanno nuove parti, e nuove divisioni, nè mai sono insieme uniti al volere del signor loro. E benché tra case e case siano antiche inimicizie e offese, nondimeno gli amici di un re si fanno sotto un altro inimici, e gl’inimici per proprio comodo amici fra loro,in modo che, secondo che nell’altre cose quelli signori di Gastiglia sono di animo facile ad ogni mutazione, cosi sono ancora facili a far amicizie e inimicizie fra loro; le quali sono grandi e crudelissime finché durano, se dal re non v’è provvisto. Sono ancora, oltre i prelati e signori, nel regno di Gastiglia tre ordini di cavalieri anticamente instituiti per le guerre che Casigliani del continuo facevano con-tra Mori. 11 primo è San Giacomo, e ha il gran maestro ducati quaranta mila l’anno; ha cavalieri sotto di sè beneficiati cento, che portano una spada rossa sotto il »etto, nominati commendatori, li quali fra tutti eziam hanno ducati quarantamila 1’anno di rendita. Tiene Bquesto ordine nel suo dominio cinquanta mila vassalli. 11 secondo è Calatrava, e ha il gran maestro d’entrata l’anno ducati trentacinque mila, e altrettanto tengono $fra tutti cinquanta commendatori dell’istesso ordine, ■e portano una croce rossa sopra il petto; al dominio , dei quali e del maestro possono essere da cinque mila cavalli. Alcantara è il terzo, e tiene il gran maestro ■trentasei mila ducati l’anno di rendita, ed altri trenta l'inila n’hanno insieme i venti commendatori, che van-