VINETIANA UB. X. 81 mo d5andare in perfona con l’armata, non era per all - 1558 hora habile a foftenere quelle fpefe, che gli apportareb-bono la venuta fua; dal quale flato di cofe comprende-vafi, effere a Vinetiani data non pur occafione, ma ne* ceiìità per la ficurtà loro, di penfare più all’ accordo, & alla pace , che all’ armi. Confortavagli ancora maggiormente ad attendere a que- Onde i Vi-ila trattatione la fperanza di poter ottenere con honelte conditioni la pace ; poiché i Turchi procedendo con pare. maggiore deftrezza , & rifpetto, havevano fatto levare i nt danno ìt>~ Baili dalla torre del mare maggiore, & admeflìgli in Co- r°fPtr*n-ftantinopoli ; Se funilmente davano intentione di dover prefto , come fecero , porre in libertà tutti i mercanti Vi* netiani, concedendo loro di poter trattare i loro negotii, ma ftando l’uno per 1’ altro pieggio di non ufcire con le perfone , nè mandare le loro mercantie fuori de’ confini dell’ Imperio Ottomano . Era ancora venuto a Vinetia un Antonio da Modone , il quale all* hora habitava al Zante, portando lettere di Gianusbei amico fuo, fcritte a lui per occafione di private facende , nelle quali affermava , ritrovarfi nel Signore , & nel Bafcià buona difpo-fitione alla pace ; talché andando per tale effetto un’ Am-bafciatore a Coflantinopoli, facilmente fi farebbe venuto a qualche conchiuiìonc, per la quale effo Gianusbei offe-rivafi di prontamente adoperarfi, Tempre che ne fuffe ricercato . Per tutti queili rilpetti dunque parve al Configlio di Dieci di cominciare a tenere qualche prattica d.’ accordo ; ma perche la cofa paffaffe con maggiore fecre-tezza, & riputatione, non yolfe per all’ hora mandare a Coflantinopoli perfona publica , ma commife a Lorenzo 0r^7». Gritti, figliuolo naturale del Doge, ch’egli trasferirvi fi viatt a Co-doveffe con nome , & apparenza di trattare fue private fiPT<,ZTl facende, & particolarmente la ricuperatione di certe mer-catantie, eh’erano ftate d’un fuo fratello, poco avanti a quello tempo morto a Coflantinopoli. A quello fu dato in commiflione di trattare prima le tregue generali, inibendo in quello, quanto più poteva, per ridurleaqual-H. T avuta. Tornii. F che