VINETIANA LIB. XI. 131 portare una immoderata grandezza dell’imperatore con gran pregiudicio della libertà d’Italia . Nondimeno dal partirti dalla confederatione , che havevano con lui , & dall’ implicarfi ne’certi travagli & pericoli della guerra fconfigliavano , & la conditione de’tempi , ne’quali era eifaufta , & afflitta molto la Republica , per la paifata guerra Turchefca, & il procedere molto vario, & infta-' bile de’Francai, ne configli de’quali conofcevano , pelle tante prove, & recenti, & più antiche, non poteri! fare alcun fermo fondamento. Rincreiceva ancora, che i Turchi follecitati da’Francefi a danni di Celare , ha-veifero a mandare fuori le lue armate , con certo & pre-fente incommodo della Chriftianità, & con maggiori pericoli nell' avvenire , prendendo effi maggiore informatione de’ noftri mari, & de’ noilri porti, & fomentandoli i loro difegni con le dilcordie de’ Prencipi Chrifliani. Tutta* via attendendo folo a quelle cofe , onde con le proprie forze, & con la vigilanza, fenza appoggio d’amicitie d' altri, poteife procacciarli ficurtà , provedute di più grotti prefidii di foldati, di inunitioni, & di vettovaglie, & d’ ogni cofa opportuna, le terre di mare , & accrefciuta, & ben rinforzata la fua armata; {lavano i Vinetiani of-fervando, fenza punto mefcolarfi in eifi, i fatti de gli altri . Da tale rifolutione di neutralità faticavanfi l’uno & l’altro di quelli Prencipi di rimovere il Senato, proponendogli per varie vie gli partiti di nuovi accordi , & di nuove leghe. Era già Cefare venuto in Italia con peniiero così rifo-luto di paifare in Africa, che non erano flati ballanti di rimoverlo , nè le perfuafioni del Pontefice, il quale gli metteva innanzi i pericoli del fratello, & Y occafione paratagli di maggiore, & più vera gloria, nè i configli de’ fuoi capitani, che gli confideravano il dubbiofo fucceifo dell imprefa d’Algieri, havendofi a tentare nella ftagio-ne dell’ autunno , foggetta a varie mutationi, & in luoghi pieni di molti incommodi , & difficultà . Tuttavia veggendo egli , & confd^rando la forza dell’armi Tur- I z che- 1542 Ceni Frati- cefi. Imperatore vuole p«Jfare iti Africa .