43a . tutta la Germania altro che iScuburg, che era del duca Ottoringo di Baviera, che è di poca importanza, e che, con tutte le pertinenze sue, non arriva a venticinque mila fiorini di entrata, che sono diciotto mila scudi. E quanto a danaro si sa che ha mantenulo l’esercito intiero un’anno continuo, cioè da luglio a luglio (perocché nella fine del luglio del quarantasei quando sua maestà si partì di Ratisbona per andare incontro agl'inimici, aveva già in essere i Tedeschi del marchese di Marignano, e del signor Aliprando Madruccio ; e quando ritornato poi della guerra di Sassonia, lasciato le bandiere in Ulma, e venuto in Augusta, licenziò tutti i Tedeschi, eccetto quelli del Madruccio, fu di luglio del quarantasette) nel qual tempo ha speso senza dubbio, a giudicio di ognuno dei suoi che lo possono sapere, almeno tre milioni d’oro (se bene altri dicono molto più) oltra la spesa che gli è convenuto fare, e fa tuttavia, per non si fidare disarmato in Alemagna, che non è poca; perchè ha cinque mila Spagnuoli, se bene non sono in essere più di quattro mila, dieci bandiere di Tedeschi in Augusta, come ho detto, sotto Madruccio, nove in Ulma, e i cavalli di Napoli e di Fiandra. E di guadagni poi, se se gli fa buon conto, si troverà che sua maestà cesarea non ha cavato di Germania, computati i danari delle terre e dei principi che se gli sono resi, più che un milione e cinquecento mila fiorini, che sono un milione di scudi. Di modo che si vede chiaramente che sin qui la guerra di Germania non ha apportato utilità all’imperatore nè di stati nè meno di danari, anzi in questo grandissimo danno, e per il passato, e per quello che tuttavia corre. Ma mi si potria dire da alcuni che egli ha acquistato maggiore obbe-