gnor di Nassau ( 1539) 110,1 *ia v°luto 1 imperatore fare alcun altro. Ora è gran someliero monsignor di Rieux borgognone, e sono a lui sottoposti tutti quelli alli quali è commessa la custodia del corpo del principe, quali sono i gentiluomini e serventi di camera, e tutti i medici ed officiali che sono necessarj alla vita dell’ uomo. Ila, per far tavola, provvisione di scudi dieci il giorno, con li quali possa intrattenere tutti coloro che entrano e servono nella camera. Uscito l’imperatore di camera, il carico è tutto del maggiordòmo maggiore, che è il signor don Ernando di Toledo duca d’Alva, sotto l’obbedienza del quale sono due altri maggiordomi, 1’ uno piemontese, che è monsignor Falconetto, 1’ altro spagnuolo, che è il signor Giovanni Marriquo di Luna. Comandano questi a tutti i gentiluomini della bocca e della casa, e provvedono di mangiari all’ imperatore ed altre cose necessarie. Ha il duca d’ Al va di provvisione, per questo carico, quindici scudi d’oro al dì ed altre regalie, e dieci scudi per fare tavola; e gli altri due maggiordomi sette per uno,i quali due volte per settimana intertengono ancora essi diversi gentiluomini con quello che è preparato per l’imperatore. Il gran scudiero poi, che è monsignor di Bossut, ha esso il carico tutto, sempre che Cesare pone il piede in staffa del cavallo. A lui sono sottoposti tutti i cavallerizzi, armi e paggi di sua maestà,con tutte l’allre cose appartenenti alla guerra. Ha di provvisione ordinaria, per cagion dell’ officio mille scudi. Non ha per fare tavola cosa alcuna, se non che in campo ove se gli danno cinque scudi al giorno per questo effetto. Hanno i gentiluomini della camera e della bocca