c9 non piccolo alla corona di Spagna, nondimeno in questo voler suo è stata sempre sua maestà costantissima, nè alcuno di questi contrari, che l’impedissero in tutto o vi ponessero pure qualche dilazione, ha voluto ammettere mai; anzi ha fatto intendere sempre questa essere sua ferma opinione, che per niuna causa si dovesse in alcun modo omettere cosi necessario rimedio di tanto male, dicendo che se non gli era con tal espediente provvisione soccorso, lo vedeva andar di male in peggio, e di dì in dì farsi maggiore, sì che era molto da temere che così sprezzandosi potesse per avventui'a procedere con tal forza,che quando poi si volesse nè questo nè quello nè alcun altro rimedio che umano solo fosse sarìa poi bastante a superarlo.Questo ha fatto intender sempre essere il fermo volere ed opinion sua; ma pure, perchè forse non tulli in così giusto e santo desiderio come dovriano gli corrispondono, non pare che in ciò si abbia fatta conclusione ferma r. Non ha voluto muover armi contro questi eretici, ancora che a ciò fare fosse spinta da alcuno, e per alcuno si giudicasse non altrimenti poter ridurli alla via dritta, per molte e, come a me pare, prudentissime ragioni, le quali da alcuno de’suoi ho, di ciò discorrendo, qualche fiata intese. Imperocché oltre che l’esito delle guerre suole essere sempre dubbio e pericoloso, conosceva manifestamente sua maestà eh’essa per sé sola non sarìa stata bastante ad una tanta impresa; e però bisognava che oli altri principi cristiani, o almeno li principi cat- 1 Non so se il Tiepolo non alluda in questo luogo alla lunga ripugnanza del pontefice Clemente VII ad appagare l’imperatore in questo desiderio’ del concilio ; ripugnanza appostagli a vedute personali ed interessate dal Guicciardini nel libro 20, dal Giovio nel 3o e 3i , e in generale da tutti gli storici.