387 fare ili detta città sempre venti mila soldati; ma è opinione falsa, perchè ha sempre cinque o sei mila fanti e non più, se bene il re mi disse un giorno dieci mila. L’ animo veramente di questi Tirolani verso sua maestà si stima che sia assai buono, per essere, come le altre provincie, già tanti anni sottoposti alla casa d'Austria; e saria buonissimo quando questa fede luterana non fusse penetrata in questa, come nelle altre provincie. Il qual buon animo è mantenuto dal procedere di sua maestà, che non altera punto i privilegi loro, e ha pochissime cose in che ella possa comandargli, se non in chiamarli a dieta; nella quale deliberano quello che a loro pare, come ho detto dell’altre provincie. Il che chi consideri, si in questa come nelle altre provincie, giudicherà che il re non si possa dire veramente padrone, e signore delli stati suoi: e questo basti quanto alli stati patrimoniali di sua maestà. Vengo ora al regno della Boemia, acquistato da sua maestà dopo la morte del re Lodovico di Ungaria. Questo regno è situato in mezzo la Germania, perchè da levante confina con la Moravia e parte della Slesia, da tramontana con Lusazia e Misnia, da ponente con il Palatinato e Franconia, da ostro con Moravia e Bavie-viera e parte del paese di Lintz: e non ostante che in tutti questi luoghi si ragioni tedesco, nondimeno in Boemia si ragiona schiavo (slavo), il che è stato causato, come alcuni scrivono, dall’ esser già molti anni due fratelli di Croazia venuti a dimorare l’uno in Boemia, l’altro in Polonia; e perchè le lingue seguono il dominio, però in tutti quei paesi è la lingua schiava. La lunghezza di questo regno è di leghe trentasei da levante in ponente, la larghezza è ventotto; di for-