3ai e a questo effetto principalmente la fece venire: ma non fu a tempo, perchè Cesare, prevedendo ciò, usò incredibile diligenza nel passare ( ancora che spendesse nel viaggio trentacinque giorni ); e Tarmata tur-chesca non venne cosi tosto come aveva promesso, e come aspettava il re, sì come avviene sempre nelle cose importanti. Se compariva l’armata di Barbarossa nelle marine di Genova per tempo, erano gli stali di Fiandra in certo e manifesto pericolo di perdersi, e senza fallo se n’aveva da dubitare. Perchè questo passaggio per Italia e per Germania gli era impedito; quello di Francia medesimamente; restava quello del mar Oceano, il quale non s’avria potuto fare così tosto; perchè con piccola armata non poteva condurre molte forze bastanti a resistere al nemico, nè andar così spedito come la necessità in cui si ritrovavano gli stati suoi richiedeva. *■ Arrabbiava la povera regina Maria , ogni giorno ansia e sollecita d’intender la passata di Cesare, come quella che conosceva che la sua sola salute dipendeva da ciò. E però benché fosse chiamato l’imperatore dal serenissimo suo fratello alla difesa dell’ Ungheria , e che il resto de’crisliani giudicasse che non dovesse mancare al fratello nò alla cristianità, giudicò però essere minor male conservar prima gli stati suoi patrimoniali; li quali, come ho detto, senza dubbio vedeva andare in ruina, con attendere allora ad altra impresa. Venne adunque in Germania, ed ebbe ((nella fortunata vittoria, la quale 1’ ha fatto padrone dello stato della Gheldria, molto opportuno, quando sia in mano d’altri, ad offendere tutti quelli di sua maestà nella Fiandra ed altrove ancora. 21