lOO lidianamente ne’familiari ragionamenti occorrono, bone e con buon discorso, sì che di ni una pare ignaro , e che intrattiene assai domesticamente tutti quei signori ai quali accade qualche volta aver che fare con lui. Ha non solamente le lingue tedesca, francese e spagnuola, come ha anco l'imperatore, prontissime, ma F italiana ancora e la latina assai facili, sì che e 1’ una e T altra intende e parla assai accomodatamente, benché F italiana non usa così frequentemente e così volentieri, e nella latina facetamente dice che parla al modo v militare, e che se pur qualche volta dà dei buffetti a .¡/lisciano crede che questo sia lecito a lui, non gli parendo che Prisciano avesse autorità d’imponer leggi al re. Nell/udienze sue ascolta volentieri ognuno, e poi gli risponde con brevi parole ad ogni parte assai risolutamente. E ben vero che per essere di complessione collerico e di natura più caldo, con più riguardo ancora è bisogno che gli parli chi gli ha da esporre li casi suoi, e che non così liberamente dica cosa che lo punga, perchè non sarìa in ciò così paziente ad udire, nè così mansuetamente gli risponderla forse come 1’ imperatore; ma esponendogli comodamente li negozj che occorrono al proposito, risponde ad ogni parte con tal forma, che manda da sè via ognuno ben soddisfatto. Nel viver suo è magnifico assai, e nel vestir suo e delli suoi, che da lui hanno le vesti, compare molto onorato e più riccamente si dimostra,quando esce in qualche pompa, che non fa 1’ imperatore. Ma nelli alti di liberalità ( avendo trovato le entrate sue impegnate dalFimperatore Massimiliano, e la camera carica di debili, ed essendo stato sempre per causa delle guerre seguite fino ad ora gravato di spese, sì che gli è conve-