che io abbia tolto a provare cose molto contrarie alla comune opinione: ma sia come si voglia, non dico già che gli Spagnuoli siano da poco, come ho dimostrato de’ Tedeschi, ma che non siano così valorosi come essi si stimano, e come sono tenuti generalmente ; e gli effetti lo dimostrano. Non è forse gran cosa che, essendo sempre stata questa nazione fra le guerre, non vi sia almeno un uomo fra loro stimato degno di governare un’esercito, nè vi sia stato da molti anni in qua? Ma mi sarà detto: il duca d’Alva è stato eletto a questo carico, ed è pur capitano generale delF imperatore, ed è stato in questa guerra di Germania. E vero; ma io voglio che questi sappino che per altro non è stato eletto a questo carico se non per soddisfazione degli Spagnuoli, i quali sua maestà favo-reggia assai; ma che non vi è uomo da guerra che lo stimi non solo buon generale, ma nè pur buon soldato 1. Sa po-. diissimo delle cose della guerra, ed è tenuto da ognuno timido assai; e se non fusse la presenza dell’imperatore che vuol fare ogni cosa (ed è sua maestà in effetto il generale, e gli altri in nome) le cose sariano forse seguite in altro modo. E questo insomma può dimostrare chiaramente quel che io dico, che, cioè, nel consiglio secreto della guerra l’imperatore non si serve di alcuno di quelli Spagnuoli, ma solo di Italiani, e massime del Castaldo, del marchese di Marignano e del signor Pirro Colonna; di modo che, quando a sua maestà mancasse il servizio degli Italiani, non veggo di chi ella si potesse servire nè fra Tedeschi nè fra Spagnuoli. Ma si suol dire che gli Spagnuoli sono ottimi e per soldati e per combattere; al che io dico, che giudico che senza dubbio lo Spa- i Asserti singolari ! ma per ciò stesso tanto più valutabili.