221 ne danno a Spagna, Portogallo, Inghilterra, e talora a’ Svizzeri, e Genova, quando però le guerre non impediscono. Di vini, mò, ancorché Francesi bevino assai, pur gli ne avanza per gli Inglesi, Scozzesi, Fiamenghi, Lu-xemburgh, Lorena, e Svizzeri, per un milione e mezzo di scudi all’anno. E si vendono più cari, ancora che siano manco fumosi che quelli di Spagna, e di Canditi, per esser molto più delicati. Di carne, e d’ ogni sorte grascie, e di pesci freschi e salati, sono abbondantissimi; e ne accomodano li vicini di qualche parte. Lane hanno in buona copia, ma grosse per il più : e li panni ben fini si fanno di lane spagnuole e inglesi. E vero che nella bassa Normandia e in Picardia, di una sorte di lana migliore delle altre cavano li fioretti per qualche panno, e per far le ostade ‘, e un’altra certa cosa che loro chiamano ciambellolto (camelot'). Di tele anche di ogni sorta, ma non però fine come quelle d’Olanda, ne hanno in gran copia, e a prezzi molto bassi; di modo che a portarle in Inghilterra , in Spagna, e per tutta Barbaria, e Italia, se ne fa guadagni grandissimi. Legname per bruciare e da operare è per tutta Francia in gran quantità; e sono quasi tu Iti roveri e faggi, non nascendo in quel regno nè abeti nò larici nè simil sorte d’alberi, siccome era anco sin al tempo di Giulio Cesare. Ed è cosa mirabile, che con tanti boschi che sono in Franqia ( che sono più della sesta parte del paese) nondimeno le legne sono più care il doppio che in Venezia. Il che procede perchè quasi tulte le selve sono del re; e lui vende e lascia fare li tagli come gli piace. Non ha questo regno miniera alcuna,salvoclie di fer- * Dico col Tommaseo: non intendo,