283 di protestanti, che già tre mesi avanti si avevano offerto mediatori: e si praticò anco il medesimo per via del-T imperatore, mandandosi l’ammiraglio a Bruges per veder di fermare 1’ amicizia con sua maestà cesarea col mezzo del matrimonio di madama Margherita 1 nel principe di Spagna, essendo morta già quattro mesi la principessa di parto. Si videro di bellissimi tratti in questi negozii in terzo. L’imperatore voleva esser l’arbitro di quelli dui re, intrattenendogli con il maneggio della composizione, non curandosi molto di ultimar il negozio. Le due maestà regie, accortesi di questo, furono concordi eh’a quel tempo istesso per mezzo de’protestanti si trattasse tra loro il medesimo accordo, per non dipender del tutto dall’ imperatore. 11 serenissimo d’An-glia, rissentendosi di sua maestà cesarea perchè non si aveva mantenuto nemico di Francia, e per non gli aver conceduto il passo per gli Alemanni ch’andavano a’suoi servizii, si lasciava intendere a’imperiali, che se si continuava a quel modo, saria forzato esso serenissimo d’An-glia accettar una lega dal re cristianissimo, difensiva e offensiva contra ogn’ uno, che gli era tuttavia offerta. Con Francesi poi dicea che Bologna era sua per esser stata presa di buona guerra, e che era più onorevole assai lasciar a lui quella picciola terra facendo la pace, e tenersi Piemonte e Savoia,che lasciar queste per aver l’amicizia con l’imperatore, e non esser certo di ricuperar Bologna. Il re cristianissimo all’incontro, non potendo credere di non aver pace con Inglesi, si mostrò moltogagliardo con Cesare, non volendo mai assentire alla restituzion i Secondogenita delle figlie del re: quella die dopo tante diverse negozia-fiorii fu finalmente maritata, nel i55g, ad Emanuel Filiberto.