42t e la cavalleria ungherese ed italiana, e gli archibuggieri di Maurizio gli sono addosso, li tagliano a pezzi, li fanno prigioni, e prendono tutte le bagaglie (sì che al giungere dell’imperatore era già spedito il tutto); e quel che è peggio, si lascia prendere aneli’esso per finire di far credere al mondo che non abbino consiglio nè valore. Quel che si deve anco considerare in questa materia è che il duca, tanto amato dai suoi e dagli altri, vien preso, nè si trova appresso di lui un fante, un cavallo, un alabardiere che dica:io voglio stare appresso il mio padrone,e seguire la medesima sua fortuna. E sealcuno, non contento di questo, volesse anco vedere che quando sono stati fuori di casa non sono stali i Tedeschi li migliori del mondo, consideri il fattod’arme di Cerisola ', dove, quando videro li nemici, tutti gettarono le armi in terra ( ed erano del Tirolo, dove vogliono che siano tutti buoni soldati) e furono tutti tagliati a pezzi; e quando furono posti tutti dietro a’Spagnuoli, nell’assalto, di subito fuggirono al tirare dell’artiglieria. Le quali cose tutte insieme sono sufficienti a far credere quanto io ho detto, che quella nazione non meriti tanto di essere stimata dal mondo quanto è stata fino adesso, e quanto essi si stimano. Che poi le fortezze siano utili (che è la seconda conclusione che io ho fatto in questa guerra), se bene potrei intorno a ciò dire assai, non mi partendo però dal proposito nostro, dico che assai chiaro si è dimostrato in questa guerra. Perchè, distrutto l’esercito del duca, ovunque si volse T imperatore gli furono portate le chiavi incontro, e nessun altro luogo è in Sassonia che si tenesse, eccetto Vittemberg; la qual città per essere sola, 1 Vedi la nota seconda a pag. ?.5g.