13a ci’Alemagna luterane congiunte fra loro, e forse tutti li principi di questa setta avere intelligenza insieme. Sarebbe ancora pericolo non piccolo, che, come nelli antichi tempi è più volte accaduto, la parte scacciata, qualunque fosse, essendo priva della propria patria e cose sue, fosse astretta a cercar nuovi paesi, e privarne li abitatori proprj, saccheggiandoli e scacciandoli dalle case loro, o incomodandoli per collocarsi o soli o seco in quelle. Ma finalmente maggior pericolo sarebbe se si facesse nuova sollevazione onde li villani e li popoli trovassero qualche principe capo loro che li conducesse, instruisse nella milizia, e gli desse li istrn-menti bellici delli quali son privi; il qual pericolo, benché prima nocesse al corpo proprio, come già fece, nondimeno li vicini non sariano sicuri che nel tempo medesimo, o poco di poi, non avessero in varj modi a provar ancor loro il somigliante. Per tal cagione, principe serenissimo e signori eccellentissimi, sommamente mi par che sia da lodare lo studio, la cura e la diligenza dei padri e maggiori nostri conia quale hanno sempre tenuta purgata la terra propria e tutto lo stato loro di tal peste, non permettendo che alcuno che non fosse di laudata dottrina predicasse alli popoli delle cose della fede, e scacciando e castigando quelli che cercassero di far nuove selle o seminar parole, che potessero scandalizzar l’animo di qualcuno contro Dio e contro io stato e dominio presente. E non meno sono da laudare le signorie vostre eccellentissime, se seguendo le vestigia delli loro maggiori procurano con ogni studio e diligenza il medesimo, non solamente scacciando o non permettendo questi tali, ma divietando ancora tutti li scritti loro, perché ve-