2oy sente Irà ambe loro, non si vede che 1’ uno o l’altro di questi signori sia necessitato a farla con disavantaggio. Perchè, lasciando stare lo imperatore con la sua fortuna, le forze del re cristianissimo sono ora molto unite e molto grandi Ha sua maestà la Francia tutta dal mar Oceano lino ai Pirenei, e fino al mar Mediterraneo; e di più la Su-voja tutta, che è di là dai monti; e anco la maggior parte del Piemonte in suo potere e libero dominio. Nella quale 2 (come sanno le signorie vostre eccellentissime) sua maestà fa dodici governadori, perchè è divisa in dodici pro-vincie, delle quali cava ogni anno di rendita ordinaria, tra taglie, sussidii, quadresima de vini 3, sali, dominio, gabelle, officii venali, e allre minute rendite, la somma di franchi quindici milioni settecento cinquanta mila, che sono poco manco di tre milioni d’ oro. E se bene sua maestà nelle spese ordinarie di pensione alli Sguizzali, ad Inghilterra, ai capi Todeschi, e alli offiziali di giustizia di tutto il suo regno, in guardie de’castelli, in la marina di levante e ponente, in doni, e spese di ambasciatori, in artiglierie, in caccie, in far tavola, in spese della casa, e in altri casi inopinati, ed infine in lancie duemila cinquecento che continuamente tien pagate, spende tutta la entrata o poco meno; e se ben anche nella impresa che tolse lo imperatore con tra Francia, (li Piemonte, perchè per quelli di Fiandra ne era già stata segnata una eguale a Bommy. Detta tregua fu allungata di qualche altro mese nel convegno surriferito di Locat, finche si giunse alla solenne conclusione di Nizza. 1 « Je vois une arrnée si florissante et composée de gens tous élus, et « comme choisis 1’un aprés T autre: les gens de pied tous vieux soldats et « vétérans: la cavalerie si bien équipée, telle compagnie d’ artillerie , et si (( bien étoffée de tout ce qu’ il lui fa ut. » ( Du BelLay ). * S’intende nella Francia. 5 La precedente Relazione , pag. i5o , dice che il vino pagava il terzo , r non il quarto come appare da questa.