sonvi tre monasteri di Certosini, e due case di cavalieri ]S>diani, in tutti d'entrata l’anno da settantadue mila (locati. Sono oltre a queste chiese, cinque mila dugento parrocchie, e da dieci mila preti in tutta Inghilterra, li quali fra tutti possono aver d’entrata cento venti mila ducati. Sommano tutte queste entrate ecclesiasti-< he da ottocento sessanta mila ducati. 11 resto della ricchezza dell’Inghilterra è nei mercanti , de’quali per tutto il paese si ritrova gran copia. Gli abitatori veramente di questo regno in Yallia sono di bella statura, forti nell’armi, e di natura altieri, dati più alla guerra che ad altro esercizio. In Anglia sono di condizione più gentili, più ricchi, e dati alla mercanzia. In Cornovallia sono più salvatichi, più feroci, e più poveri degl’altri tutti dell’isola; sono facili a sollevarsi per propria disposizione contro il suo re, e desiderosi sempre di cose nuove; odiano naturalmente Franzesi,e di loro fanno pochissima stima nella guerra. Sono animosi, usano quasi tutti andare a piede con archi e copia di frecce, li quali archi maneggiano meglio che altr’arme alcuna. 1 Da questo regno d’Inghilterra, serenissimo principe,hi maestà del re di Castiglia si partì ai ventidue d’aprile passato con tutta sua compagnia, e con vento prospero giunse in quattro giorni al porto della Coniglia in Galizia, dove ci fermassimo per un mese; poi andammo in Castiglia e facemmo quel cammino che per lettera significai alla serenità vostra, con tutti li trattamenti che fra un re e 1’ altro -, per spazio di due mesi, occorsero. ì^BPcr V altro intende Ferdinando d’Aragona.