313 fatti di Giulio Cesure. Luis Perez è assai più considerato, e dalli medesimi Spagnuoli è giudicato d’intender meglio la guerra. Basco di Cugna in una pai’ola si può dire che sia capitano del tempo antico; si ritrovò alle guerre che fece Massimiliano in Italia, e fu in Verona. Olirà quello che ho detto brevemente, si può dire che pochi fanno la guerra per onor loro, o per affezion del padrone. Disegnano tutti l’utilità loro particolare, nè vengono per altro ora alla guerra che per arricchirsi, quando non possono delle prede dell’inimico, del- li danari dell’ istesso loro padrone. Ha avuto 1’ imperatore in quesle guerre soldati tedeschi, fiamminghi, spagnuoli e italiani. Di tutte quesle genti quella che serve peggio è la tedesca. E cosa incredibile, serenissimo principe, l’insolenza di questa nazione. Sono empi non solamente con tra nostro signor Iddio, ma conira il prossimo in fatti ed in parole. Ho veduto io nella guerra di Francia le chiese fatte stalle de’cavalli, e le immagini di Cristo nostro signor crocifisso bruciate. Li ho veduti tutti disobbedienti, arroganti, imbriachi, e finalmente non atti a far cosa alcuna buona; stimati più per la riputazione delle cose passate e per la ordinanza che portano dal ventre della madre, che per giudizio o pratica ch’eglino abbiano alcuna di guerra. È gente che non teme la morte, ma non sa però prevedere alcun vantaggio, nè servirsi ¿’alcuna occasione nelle espugnazioni delle città, ove è bisogno di cuor grande, d’animo invitto, e di destrezza e agilità di corpo. In somma è la peggior gente che possa darsi. Non esce alla scaramuccia; conduce seco molti impedimenti; è impazientissima della fame, e della sete. Vuol