con Cesare quando Francesi venissero di buone gambe; perciocché fa per Inglesi eh’ aspettando in casa la guerra da Cesare, movano prima con Francesi la guerra adesso Cesare. E si dice che Inglesi la vorriano in Italia ed in Fiandra; e contribuirebbono per il terzo. Il re cristianissimo pare che venga difficilmente in questa guerra, e si dimostra duro. Qual sia la cagione, o per tirarlo a maggiori e più larghe condizioni, o vero per aspettar maggiore occasione, non s’intende: se non che gl’inglesi si vedono astretti dal papa, il quale vuole procedere contra di loro ', e da Cesare che vuol eseg uire la detta sentenza ; per il che gli è necessario aderire a Francia. Il rispetto che ha veramente quel re cristianissimo con vostra serenità è tale, che egli ha vostra serenità in gran reputazione ed amore, sì perchè il nome suo è tanto stimato quanto fosse mai, e sì perchè ella è reputata solo fondamento a mantenere quella libertà che ora si trova in Italia *, e il nome italiano è stimato saggio, fedele, e potente sì di danari come di stato. Ogniuno confessa che la prudenza e sapienza sua dalle disgrazie 1’ abbi guardata, e dopo tante guerre l’abbi condotta nello stato nel quale, Dio mercè, ella si trova, dalle quali ogni altro saria stato vinto e superato 3. Vostra serenità ha accresciuta fede con Francesi medesimi, non avendo voluto attendere alle proposizioni fattele da quel re, la qual cosa r Mettendoli colla scomunica al bando dell’Europa. a Vuoisi per onore del vero e di Venezia notare che sebbene essa si piegò a tutte le condizioni , anche le meno onorevoli , del trattato di Cambray , si negò però assolutamente a prender parte nella nuova confederazione provocata nel i532 da Carlo V. 3 Di Venezia ha detto Alfieri: « Del senno uman la più longeva figlia « Stata è pur questa!