i$4 pontefici sua maestà si contenterà se saranlio neutrali, essendo le cose nei termini che sono. Ha molti cardinali amici, i quali si concilia con molti benefizii ecclesiastici; e desidera aver questo merito con ciascun pontefice, che non possa essere eletto alcuno che non riconosca il pontificato in gran parte da lui. E a questo proposito dico, che la denominazione ' che quel re ha, l'ha molto maggiore di quella che aveva per avanti, perchè ha dieci arcivescovadi da nominare, ottantadue vescovadi, cinquecento ventisette abbazie, e priorati e canonicati infiniti. 1 Questa denominazione gli dà una grandissima servitù ed obedienza de3 prelati e laici, per il desiderio che loro hanno de’benefizii, e per il modo che tiene il re nel conferirli. Ed a questo modo non solamente sodisfà ai suoi sudditi largamente, ma ancora si concilia assai fora-stieri. E però molti cardinali tengono de’suoi agenti a quella corte, per dar nuove al re cristianissimo da ogni parte. Sua maestà ha fatto con il pontefice quel medesimo olficio che fece con vostra serenità, d'offrire le forze per difensione di sua santità e dello stato suo, ogni volta che lui fosse perturbato da Cesare. Il quale non ha mai risposto altro, per quello che io sappia, se non rendendogli grazie; e che, occorrendo il bisogno, si servirebbe delle sue amorevoli offerte, ma che ora non ha bisogno, e non crede che sua maestà cesarea sia per dargli alcuno disturbo. Quel re cristianissimo fa professione di essere ottimo cristiano, e per tale si è dimostrato in que- 1 Val e facoltà di nominare ai bt’nefizj 1 Questa facoltà di nominare ai benefizj fu riconosciuta a Francesco I da Leone X nel concordato di Bologna (i5i5) in correspcttività della assoluzioni? che il re a lui concedeva dall’ impegno contratto colla chiesa Gallicana di convocare i concilj decennali.