VINETIANA LIB. XI 157 del fervitio predato da lui a quella Corona ; &, come altri più efpreifamente dicevano, a conto de’ groifi crediti , eh’ egli ne pretendeva ; & però di quella terra affir-mava lo Strozzi potere liberamente difporre . Fù però creduto , ogni cofa paffare con faputa, & aifenfo particolare del Rè di Francia , 1’ Ambafciator del quale refi-dente in Vinetia, lubito feguito l’accordo, laudò molto il configlio del Senato , & fe ne rallegrò per nome del fuo Rè . La cofa riufeì veramente a’Vinetiani molto grave ; peroche 1’ accettare , & il ricufare 1’ offerta era-gli per varii rifpetti cagione di moleftia, & di travaglio. Defideravano fuggire ogni occafione di fare cofa, che po-tefle difpiacere al Rè Ferdinando, & molto più di dare alcun folpetto , che effi mai haveifero ne’ configli dello Strozzi havuta alcuna parte : ma il permettere, che luogo cofi vicino alla città di Vinetia, & quafi ne’proprii fuoi lidi, perveniife in poter de’Turchi , era troppo duro, & dannofo partito, & dal quale finalmente non pur la República, ma la Chriftianità tutta ne haverebbe fen-tito molto nocimento . Però condotti da tale neceffità, deliberarono di dover udire la propofta del Pazzi, per la quale furono due Senatori Antonio Capello , & Fran-cefco Contarmi deputati, perche con lui intorno a’particolari dell’ accordo trattar^doveifero . Dopo varie tratta-tioni fù in quello modo conchiufa la pratica, che confi-gnando lo Strozzi in libero potere della República Marano, haveffe a riceverne per ricompenfa trentacinque mila ducati in contanti . Così fù fubito eletto Proveditore della terra Aleffandro Bondomiero , il quale andato in compagnia del Pazzi, con poco numero di fanti, vi fù dentro ricevuto , & fatta dallo Strozzi la coniìgnatione, fù , con applaufo del popolo , da alcuni principali tra loro giurata alla República la fedeltà. Di tutto queilo fuccef- io ne diedero poi avifo a Cefare , & a Ferdinando, allegando giuftiiiimi rifpetti, da’quali moifi erano divenuti in quefta, potevafi dire , neceffaria rifolutione : della loro fincera volontà prestare aifai chiaro tellimonio le ileffe loro *543 Et ne tratta con Gio. Erancefc» de' Pa\?i mandato da quello a quefto effetto. Et l'ottiene. Scufandofi con Cefare , {if Perdigado di quefta rifoluthne.