443 mai le accettaria; e questo per tema che vostra serenità non entrasse in lega; e non senza ragione, perchè avendo vostra serenità armala superiore a quella di sua maestà, ed essendo ora il regno di Napoli cosi mal contento per essere stato tanto danneggiato e villaneggiato da quel viceré 1 (e sua maestà se bene ne fu richiesta e supplicata da tutto il regno, non l’ha però mai voluto levare da quel governo), ed essendo così grosso numero di fuorusciti per l’Italia, deve ragionevolmente dubitare che quel regno si potesse perdere facilmente, e con quello il regno di Sicilia, che sono due delle principali colonne che sostentano sua maestà. Vede poi che essendo lo stato di vostra serenità, da terra ferma, in mezzo tra la Germania e stato di Milano ed altri luoghi italiani suoi, nè potendo ella passarvi che per quello, massime avendo contro gli Svizzeri ed i Grisoni, che sariano senza dubbio favorevoli a questi e alla lega, bisognaria che facesse la guerra con estrema necessità e pericolo. Perchè oltra che si potrebbe da noi, volendo, uscire in campagna, massimamente con aiuto delle genti della lega, e vietare che un esercito cesareo passasse di Germania .in Italia, nel quale caso le cose d’Italia restariano abbandonate; presupponendo che si lasciasse passare, non potria sua maestà servirsi più eli questa provincia per far venire né una banda di fanti, nè cavalli per suppli-rnento, come bisogna avere a chi fa guerra; non potria servirsi di vettovaglie, non di danari, non pur mandar un corriero ad un personaggio, o una lettera, il cheap-portaria incomodità grandissima e discontento e forse 1 Allude alla nota insurrezione di Napoli , del i547 » cor|lro inquisizione che volcvasi stabilire in quel regno da Pietro di Toledo viceré di detestata memoria.