i8 fecero per la guerra contro il duca di Gheldria, alli giorni passati, per la qual’ebbe dalli populi ducati cento cinquantamila oltre l’aiuto solito. Questo, signori eccellentissimi, è tutta quella informazione che ho potuto avere, in dieci mesi che sono stato in quel paese, di tutti li populi e terre soggette al duca di Borgogna, ed entrate. Dalli quali paesi, finita la guerra di Gheldria, con la maestà del re morto, e con tutta la sua corte montai in nave a’dieci di gennajo in compagnia di quaranta navi, e con grandissima fortuna, ben nota a vostra serenità, giunsi nel regno d’Inghilterra. Del qual regno mi par conveniente dir con brevità alcuna cosa, essendomi in esso, per difetto dei tempi occorrenti e per i venti contrarj, lungamente ritrovato. Brevemente dunque così cominciarò. DI ALCUNI PARTICOLARI DEL REGIMO D'INGHILTERRA. Inghilterra è isola e regno ricchissimo e grande, che dalla parte di tramontana tien congiunto il regno di Scozia in modo, chea piede, quando Tacque son basse, si può passar da un canto all’altro: verso maestro tien l’isola d’Ibernia, una giornata lontana dalla costa. E partita questa isola d’Inghilterra in tre parti principali, cioè Anglia, Vallia 1, e Cornovallia; e ciascuna di queste parti ha lingua tanto diversa, che l’un populo con l’altro non s’intende. Nelle quali tre parti possono essere in tutto da circa ventidue città, e cinquanta terre murate tra piccole e grandi, e circa mille