uS quali è che nel tempo delia guerra del conte Palatino , Massimiliano occupò certe terre, che questi pretendono esser loro La seconda è la ripulsa che il re fece dare al duca Lodovico quando ambi concorsero all’elezione del regno di Boemia.La terza è lo sdegno conceputo dal duca Guglielmo per questa nuova elezione del re de’Romani, alla quale, non si facendo ora alla presenza deli’imperatore, esso, venendo poi il caso, vi pretendeva assai, e non ne stava senza buona speranza, per la qual cosa si mostrò molto duro a consentirgli. Per quarta vi si può mettere il ducato di Vittemburgh, tenuto dal re de’Ro-mani, che per successione dovria venire ad un nipote loro, figliuolo del duca scacciato e d’una loro sorella. Vi è oltre questi il langravio d’Assia, che ha lo stato suo sopra il Reno, che gii dà d’entrata da fiorini ottanta mila, senza quella che ora ha non piccola delle chiese occupate. È giovane, e galiardo si di corpo, come di cervello, ed uno dei più duri luterani che siano, e perciò è temuto assai dai vicini; li quali ha, li anni passati, travagliati di sorta, che constrinse, tra li altri, il Cardinal Maguntino a dargli fiorini sessanta mila, ed il vescovo Erbipolense quaranta mila, ed il vescovo di Bamberg venti mila, e per forza tiene ancora occupato uno stato 1 Questa breve guerra fu originata dalle pretese di Roberto figlio dell'elettore Palatino alla successione di suo suocero Giorgio duca di Baviera-Landshut, morto nel i5o3 senza figliuoli maschi, e sostenuta, dopo la morte indi a non poco sopravvenuta del detto Roberto, dall’ elettore Palatino suo padre. Costretto finalmente a capitolare, non solo gli stati per i quali ei a sorta la contenzione, ma buona parte ancora dell’Alto Palatinato fu aggiudicato ai principi Bavaresi del ramo di Monaco. In tale occasione Massimiliano sotto colore di risarcirsi delle spese della guerra ritenne per se Kufstein, Geroldsech ed alcune altre piazze e il langraviato d’Alsazia ; e a ciò forse si riferisce il malcontento de’duchi di Baviera di cui parla in questo luogo la Relazione.