201 rea maestà e del re cristianissimo a Locat, loco mezzano tra Salses e Narbona, non esser riuscita tra questi dui signori, perchè non è giudicato suo benefizio dall’imperatore dare lo stato di Milano al re cristianissimo; nè il re cristianissimo senza Milano può far la pace coll’imperatore. Il malefizio che l’imperator ne può avere dando quello stato alla maestà cristianissima, ognuno per sua prudenza lo vede benissimo. Prima, con tra la sua natura, si spoglieria di uno stato che il fa grande e secu-ro in Italia. Dappoi, che investiria di esso il maggior suo inimico che abbia al mondo. Terzo, che con quella comodità il re porteria guerra nel regno di Napoli, e nello stato di Fiorenza, che è pur a sua devozione. E insomma che privaria sè stesso di una gran parte della sua grandezza, per darla ad uno che, se non al presente, certo col tempo, gli averia a far fortuna,e forse a torgli il resto. Onde volendo sua maestà cesarea lasciare lo stato di Milano, e volendosi assicurare di tutte queste cose, propose al re cristianissimo le grandi condizioni che vostre signorie eccellentissime hanno, per lettere dell’eccellentissimo orator Capello e mie, conosciute e forse intese anco per altre vie. Le quali condizioni, perchè toglievano de prcesenti al re cristianissimo le ragioni sue, e delle forze, assai più che non gli dava la speranza dello stato di Milano; e ritrovandosi sua maestà cristianissima sull’avvantaggio della più parte dello stato de Savoja1, di Edino (Hesdin) in Fiandra, e della guerra che il Turco ha coll’ imperatore ( nella qual stando esso imperatore occupato, non potrà dar molestia a sua maestà), essa non ha voluto comprar la pace con tanto suo danno, quanto 1 Non ne restava al duca quasi altro clic Nizza.