4° è rinnovata dal pontefice, ducati seicento mila e più, che vernano ad essere all’anno ducati dugento mila. La decima si dice essere il quarto delle entrate di un anno di un benefizio, il quale però non s’ha da pagare se non in tre anni; nè pare che s’astringa il clero a pagare secondo le ragioni di essa decima, se non elusi compone con lui e si piglia in tal conto qualche dono, come l’anno che sua maestà si parti di Spagna, nel qual gli richiese un dono di ducati dugento mila; e già otto anni innanzi i vescovi col clero, come da sè, si mossero, conoscendo il bisogno suo, a largii un dono di ducati cento cinquanta mila: e pare che questi doni si siano poi posti a conto di questa decima, l’entrata della quale si può mettere che sia all’anno ducati cento mila. E queste sono tutte 1’entrate estraordinarie, che ascendono l’anno a ducati quattrocento trenlatre mila, quali può cavare da tutti li suoi regni di Spagna; benché abbia ancora per altre vie, nei bisogni suoi, tratta qualche volta buona somma di denari, come avanti che partisse di Spagna ebbe dal re di Portogallo ducati quattrocento mila per le ragioni sue della navigazione all’ isole Molucche, che gli concesse libera per alcuni anni, sì che esso imperatore per tanti anni non potesse far navigare alle dette isole alcuno dei legni suoi, ma il detto re avesse tutta questa navigazione in poter suo solo. Quanta sia poi la spesa tutta particolare che fa di queste entrate sue difficilmente si potrìa dire, e specialmente quella dei salarj delli uffiziali continui, consigli di giustizia, castellani ed altri tali ministri ordinai) e necessarj per tutto il régno, la quale è mollo grande; ma delle altre che fa ordinariamente così nel vivere