3o2 i re di Napoli e di Sicilia, i duchi di Milano, chiaramente conosce quanto maggiore debba esser uno in cui siano pervenuti e ricaduti lutti. E chi considera la quantità e somma di danari quasi incredibile che Cesare ha avuto modo di trovare, giudicherà chele forze sue siano mirabili, tremende e paventose. Ma dall’altra parte chi considera anco gli effetti, che alla fine, oltra alcune cose nella bassa Alemagna (come sarebbe a dire parte della Frisia ed ultimamente la Gheldria ) non ha guadagnato altro d’importanza che lo stato di Milano (il quale poi era stato costretto dalla necessità e dalla violenza a cedere, e prima che lo cedesse era stato in pericolo di perderlo 1 ), tante fiate si risolverà a credere che le forze di molti stati divisi 1’ un dall’altro, come sono questi che ha l’imperatore, non siano così gagliarde come quelle di uri regno solo congiunto. E s’è veduto che quando l’imperatore ha fatto esercito per impresa alcuna deliberata, ha ordinariamente sempre pagalo una gran quantità di soldati e di gente, che mai ha poLuto volgere tutte in una parte, ma è stato costretto in un medesimo tempo ch’egli ha voluto assalire quello di altri, difendere e guardare il suo, nel che è andata buona somma di danari. Oltra che chi vorrà considerare e dirittamenle giudicare il corso e 1’andamento delle vittorie e dei fatti di Cesare ritroverà, che il valore e la virtù dei capitani e saldati che ebbe già 1’ hanno fatto più grande che qualsivoglia altra sua forza; e che dalli Prosperi1, dalli mar- * Allude al trattato di Crepy , rimasto poi senza effetto , almeno in quanto si riferiva al ducato di Milano, per la morte del duca d’ Orleans. 1 Prospero Colonna, uno dei più gran generali clic abbia avuto l’Italia, o , a meglio dire, che l’Italia abbia prodotti. Morì nel i5a3 , difendendo Milano dagli attacchi dell’ammiraglio francese di Bonnivet.