4> 2 rato re in Ratisbona , ove non avevano voluto convenire nella dieta si misero in campagna, presero Fussen ed altri luoghi del cardinale d Augusta, e passorno lino alla Chiusa di Tirolo ».L’imperatore usci di Ratisbona per contenerli, e si fece innanzi con quelle poche genti che potè avere, finché sopraggiunsero gli Spagnuoli ed Italiani , coi quali andò fino ad Iugolstadt alla vista del nemico; col quale non volse però combattere conoscendosi ancora molto inferiore, non essendo arrivato il conte di Bu-ren con li Fiamminghi: e così ognuno stette sulla sua. In questo mezzo il serenissimo re de’Romani, insieme col duca Maurizio di Sassonia ( cattolico e nemico dell’elettore, benché parente) per la lega fatta con seco, passò nello stato dell’elettore Giovanni Federico, e tutto l’occupò eccetto la fortezza di Wittemberg sopra il fiume dell’ Elba. E avendo l’imperatore nel tempo stesso spiegato le sue forze, il Palatino, che era degli Smalcaldi, si umiliò, Ulma si diede, e poi similmente altre terre e signori. Sopraggiunse l’inverno, e vedendo Giovanni Federico che degli imperiali morivano molti sopra le vie per il freddo, e molti ogni giorno infermavansi; desideroso di riavere lo stato suo, si rivolse in Sassonia, e tutta la riebbe in pochi giorni con molto favore del popolo, e s’impadronì ancora d’alcuni stati del re de’Romani in Boemia e nella Lusazia superiore. i Questa dieta fu convocata da Carlo V> nel principio del i546, piuttosto per scandagliare l’animo e il numero de’suoi avversar j, che per speranza o desiderio di pace ; e , come soggiunge la Relazione , nessuno dei principi luterani vi intervenne. a Onde impedire l’arrivo delle bande spagnuole ed italiane che all’imperatore venivano da quella parte.