a33 tal che basta che lui dica, voler tanto, approbar tanto, che il tutto è eseguito, e fatto prcecise, come se essi stessi lo deliberassero. Ed è andata tanto innanzi questa cosa, che ora pur qual eh’ uno, che ha più spirito degli altri, dice, che siccome prima li suoi re si chiamavano reges Fr ancorimi, ora si possono dimandar reges servorum; perchè, oltre il pagar quanto è dimandato, quel che gli avanza è anche alla disposizione del re, prontissimo. Au-gumentò questa obbedienza de’ popoli Carlo VII nel liberar il paese dal giogo degli Inglesi; poi Aluisi XI, poi Carlo Vili nella conquista di Napoli. AluisiXII anco fece assai; ma il re presente si può dar vanto d’aver superati tutti li suoi predecessori di gran pezzo così nel far pagai1 li sudditi estraordinanamente quanto vuole, come nell’ unire molte cose alla corona, e non ne alienare alcuna mai. E se pur dona qualche cosa, non vale se non alla vita del donatore, o vero del donato: e molte fiate quando vive troppo o 1’ uno o l’altro, si revocano tutte le donazioni come cose di danno alla corona. È vero che alcune segnalate si confermano poi. E quello che fanno in questo, fanno anco nelle condotte e gradi della milizia 1 : e però allora quando alcuno viene al servizio di vostra serenità, e dice aver avuto con Francesi tanta condotta, e tanto titolo e tanta provvisione, saprà ora di che sorte sono le provvisioni, titoli e donativi datigli, che infiniti mai li esercitano, o vero una fiata sola in vita sua per un bisogno, poi stanno dui e tre anni che non toccano un soldo. Ma quanto a questa consuetudine di donare a vita, essa, quando però sia si- 1 Questa prima parte del presente periodo manca nel codice Tommaseo A per cui il però che segue ha poco valore.