00 loro ili quei pochi solii quali erano non nelle parole solo diversi, ma nel senso tlelli articoli contrarj, volle che tra pochi eletti dall’una e dall’altra parte fosse conferito insieme, per vedere se si potessero pur ritrarre dall’errore quelli massimamente che non di cerimonie ed astinenze de’cibi, ma d’altro più importante sparlassero. 11 che non si potendo ottenere, offerì infine per decisione di tutto un concilio con tal condizione solamente, che vivendo pure a modo loro fino alla celebrazione di quello, si astenessero almeno dal torre li beni ed entrate delle chiese, e cessassero di più far predicare queste nuove opinioni loro, e d’ astringere li monaci e monache, che ancora vivevano nella religione, ad uscire delli monasteri, e maritarsi, e lasciare i riti e modi del vivere e creder cattolici al dispetto loro. E per indurli a consentire a sì buono effetto usò con loro il mezzo di molti principi congiunti di parentela e confidenti loro; ed esso medesimo prima con parole dolci ed umane esortandoli, come se fratello o padre stato li fosse, poi, queste non giovando, con gravi e minacciose, come ad imperatore cristianissimo si conveniva, tentò di ridurli a questa conclusione. Ma finalmente quando li vide più duri ed ostinati fece in ciò fare la determinazione della dieta, nella quale s’ordina quanto da ciascheduno s’abbia da osservare in tal materia ', intimandosi di proceder contra li inobbedienti con la pena del bando imperiale. JNè alcuna cosa però ha giovato mai con alcuno di questi, li * « Condannavasi la più parte delle tesi sostenute dai Protestanti, viete tavasi ad ognuno il proteggere, o tollerare chi le insegnava , ingiungere vasi una stretta osservanza dei riti stabiliti, e proibivasi qualunque ulti teriore innovazione sotto pene severe. » (Robertson, vita di Carlo Y> Lib. 5.° )