379 sia non se ne impaccia, nè li ministri suoi; ma vanno al giudice loro competente. Questi baroni e nobili sono generalmente tutti ricchi, perchè vivono di entrate, e posseggono quasi tutti li terreni e castelli dei territori. Non si può però sapere 1’entrate vere di alcuno di loro in particolare, perchè se bene sono obbligati tutti dare in nota tutto quello che riscuotono dalli loro villani, e che tutto sia posto in stima; nondimeno quella stima, per essere molto antica, è tanto bassa, che alcune cose si vedono stimate per il terzo e quarto, ed altre per manco ancora di quello che vagliono; e sopra queste stime si governano in due sorte di angarie che pagano, l’una ordinaria, e l’altra straordinaria: 1’ ordinaria è che ogni cento fiorini che hanno di entrata per questa stima, son tenuti nudrire un’uomo armato a cavallo per difesa della provincia; la straordinaria è, che quando sua maestà chiama dieta, e dimanda qualche donativo, secondo quella stima ridotta tra loro, quei delle pro-vincie deliberano dare a sua maestà il terzo, la metà ed alcuna volta, in tempo di bisogno, come fu contra Turchi, tutta l’entrata di un anno; secondo, dico, quella stima, che veniva ad essere come il terzo della vera entrata. Ma tutta questa angaria estraordinaria non però si sborsa dai baroni e nobili ; i quali hanno libertà di tirare dai loro villani tutto quello che è la porzione loro conclusa nella dieta, in modo che restano con la sola angaria ordinaria dei cavalli che sono in tut-to due mila quattrocentuno; perchè l’Austria vera ne dà seicentonovanta; la Stiria settecento venti, la Carintia trecento ottanta; la Carniola, col contado di Gorizia, dugento settant’otto; ed il paese di Lintz trecento