28 I fa re di Bretagna, che di ragione gli perveniva per il testamento della duchessa Anna di Bretagna sua ava), ora che con la pace aveva ottenuto il suo disegno, la morte gli levava questa consolazione e contento, oltra che si sentiva il disfavore del rimaner interrotto l’accordo con l’imperatore 1. Nondimeno sua maestà non volse che alcuno di corte portasse corrotto, nè lacesse segno di mestizia: anzi continuandosi noli’ istesso modo di viver di prima, in un tratto fu scordata quella morte 1. Si scrisse a Costantinopoli questa nova, ma assai tardi, perchè non seppero presto risolvere che partito pigliare in questo accidente inopinatissimo; e dettero ordine a monsignor di Monluch3 che andasse più avvertito, e procedesse con la sicurezza di Francia. E siccome prima il re si mosse,per sdegno dell’esser sta to abbandonato dal-P armata turchesca a tempo ch’aveva più bisogno di lei 4 , ad obbligarsi con l’imperatore di dargli seicentolancie, e dieci mila fanti pagati per la guerra d’ Ungheria (parendogli vendicarsi con il Gran Signore); così fatta tal promessa, accortosi quanto importava scoprirsi nemico di un tanto principe, restando quasi del tutto a discre-zion di Cesare, per non venire a questo scoprimento, propose la tregua fra il signor Turco, e sua cesarea maestà, comprendendo con lei tutti gli altri principi cristiani. E l’aria voluto certissimo, perchè la gli portava riputazione, e mitigava il mal nome che aveva acquistato col far venir Barbarossa a combatter Nizza; e in- 1 S’ intende: essendo venuta a mancare questa garanzia di pace fra loro. a « A 1’ imitation de David, prit la fortune come cliose venant de « Dìeu. » ( Du Bellajr ) 3 Da Venezia passato ambasciatore a Costantinopoli ( il ¡irete ! ). 4 Nell’ aprile del 1544 > dopo tentato inutilmente , come più sopra abbiamo veduto, r assedio della fortezza di Nizza.