le custodie della terra propria si fanno dalli cittadini e popoli medesimi, secondo gli stabiliti ordini loro. E se gli bisogna far qualche spesa straordinaria, o per particolar bisogno della terra in fortificarla o difenderla da qualche esterna violenza, o per pagare la por-zion sua di qualche impresa, o per altra spesa che si faccia generale o comune con alcun’altra, mette ciascheduna le imposizioni sue, e con quelle satisfa al bisogno, le quali sono tanto più gagliarde e di più effetto quanto le terre sono più ricche, e possono essere reputate tali Norimberga, Augusta, Argentina e Lubecca. Delli principi ecclesiastici, tra li elettori, il maggiore d’entrata, e di stato si reputa il Maguntiuo, il quale è arcivescovo e signore di Magonza e di moìte altre terre, ed ha d’entrata fiorini renensi settanta mila: soleva averla maggiore, ma il cardinale che spende prodigamente l’ha diminuita, come si dice, assai. Il secondo è l’arcivescovo Coloniense , il quale non è già così padrone di Colonia, con la quale ha molta controversia, ma ben di molt’altre terre, ed ha d'entrata fiorini cinquanta mila. Il terzo è l’arcivescovo Treverense, che è medesimamente padrone di Treveri e d’altre piccole terre , e d’entrata può tenere da fiorini quaranta mila. Delli altri prelati, il vescovo di Salzburgh, che e cardinale, soleva avere innanzi la guerra dei villani d’entrata annua fiorini cento mila, ma ora, per danni avuti in detta guerra, non passa fiorini ottanta mila; il qual ha lo stato suo tra la Baviera, e li stali del re de’ Romani, ed ha quella terra di Salzburgh sì per il silo e natura, come per l’arte, molto forte. Fu costui consigliero primario di Massimiliano imperatore,