r°9 dette dell’ una e dell’altra maestà edelii stati e qualità loro, ben fanno e faranno sempre ad averle in quel conto, e cercar d’in ter tenerle con quell’onore e riverenza che alla dignità loro, ed alla conservazione di un tal utile, confederazione ed amicizia in benefìzio di questa eccellentissima repubblica si conviene. Spedito quanto siaveva da dire delle condizioni di due sì gran principi fratelli, che paressero degne di considerazione, avendo'essi in Germania delli stati pro-prj non piccola parte, e poi quella autorità e dominio universale in tutta, chela dignità imperiale al presente loro porta; ed essendo specialmente provincia a questa nostra d’Italia così vicina, par che non meno si convenga di considerar medesimamente le condizioni notabili di essa, che delli principi suoi si sia fatto. Questa provincia adunque ch’io dico di Germania è molto grande e popolosa: ha da settentrione 1' Oceano nel quale così con alcune parti sue si estende, che quasi va a tramontana quanto l’isola d’Inghilterra. Da levante la Yistula, fiume che trascorre per mezzo Cracovia, città regia del redi Polonia. Secondo li termini antiqui, soleva da occidente arrivar al Reno, e da mezzodì al Danubio, ma non passare oltra questi. Ora veramente si è stesa tanto, che da mezzodì s’è congiunta con l’Italia, sì che occupa F Alpi tutte, e da occidente passa il Reno dall’Oceano fino alle Alpi, comprendendo quasi tutta la Gallia Belgica e parte della Celtica con Basilea, Costanza ed in fine Svizzeri, li quali, ancorché non tutti ora prestino obbedienza all’impero, pur usano generalmente la lingua tedesca, e ciascheduno ha non piccol rispetto all’imperatore, e lo riconosce in certo modo per superiore , e si guarda di non muover