estremamente desiderava, e con prieghi, istanze e mi-naccie sollecitava esso re che si facesse; e sempre ha detto che non temeva punto che detto re ardisse di far mai cosa alcuna di fatto contro la regina, quasi volendo inferire che averla modo di farlo pentire Come si stia con li serenissimi re di Portogallo e di Polonia forse non sarìa da dir molto, essendo a quello cognato, ed a questo pure amico assai, e non venendo molto nè 1’ uno nè 1’ altro in considerazione in alcuna gueri’a che nelle parti d’Italia e di Francia si faccia. Pur questo poco non è fuor di proposito sapere, che io ho per più vie compreso, sua maestà avere il re di Polonia, nella controversia che ha il re de’Romani pel regno d’ Ungheria % un poco sospetto; e perchè gli pare che in questa penda alla parte del re Giovanni, non dimostra molta confidenza di lui: il che ha fatto, come alle volte m’ha detto l’ambasciatore suo, che detto re di Polonia è andato sempre nella pratica dell’accordo con 1 Fido dall’anno Enrico Vili, sia per lo scrupolo religioso di avere sposata la vedova del suo defunto fratello Arturo, sia pel timore, abbastanza allora fondato, di aversi a trovar privo di prole maschile, sia per l’ardente amore del quale erasi acceso per Anna Bolena damigella della regina, promosse in corte di Roma il divorzio con Caterina d’Aragona sua moglie, zia materna di Carlo V, come abbiamo detto a suo luogo. Clemente VII parve dapprima accedere alla domanda; ma nel convegno di Bologna legatosi più strettamente a Carlo V, che difendeva con gran calore la causa della zia, cominciò a mostrarsi più freddo alle insistenze del re d’Inghilterra quindi a pronunziarsi apertamente contrario. In tale slato erano le cose nel momento a cui si riferisce il discorso dell’ ambasciatore. Ma Enrico finalmente, intollerante d’ogni ulteriore ritardo, consultate intorno il caso suo le università di Francia e d’Italia, fece, il 23 maggio i533, annullare il matrimonio da Tommaso Cranmer arcivescovo di Cantorberì, e cinque giorni dopo consacrare la sua unione con Anna Bolena. Il qual fatto fu occasione che l’Inghilterra si distaccasse dalla comunione dei Cattolici. » Di ciò parleremo più opportunamente fra poco.