4°7 caccia ) non possono diventare virtuosi. Oltre che generalmente tutti hanno il vizio di bevere, e inebriarsi, il quale però non è stimato vizio fra loro, anzi laude; e si trovano in Alemagna così rari quelli che non bevano disconciamente, come in Italia quelli che s’imbriacano: in modo che tutta la cortesia loro si riduce in questo, nè attendono àd altro. Nè solo i minori lo fanno, ma li principi ancora, e quelli che sono nelle dignità superiori costituti; onde non mi par di credere quello che essi tengono per fermo, di essere più nobili degli altri. Se poi siano li più valorosi lo dirò poi, quando ragionerò della guerra di questi due anni; se bene da quel che io ho detto ora si potrà ancor giudicarlo. Perchè sì come vediamo avvenire se l’animo, che ordinariamente deve essere padrone del corpo, si faccia tiranno, che il corpo viene a mancare ed indebolirsi; così all’incontro quelli che fanno il corpo padrone dell’animo, e tutto il tempo spendono in soddisfare ai suoi appetiti, non danno alcuna parte all’animo. Ma or ora le signorie vostre eccellentissime lo giudicheranno meglio con 1’ esperienza in mano, poiché averemo prima risoluta la terza parte della superbia, che è la ricchezza. Che r Alemagna sia più ricca provincia dell’ altre, o vero quanto ciaschedun’ altra, se bene è così giudicato non solo dagli Alemanni, ma dagli altri generalmente, non voglio però restare di dire quanto io ne sento in contrario; giudicando che gli uomini si debbon sempre muovere più presto per le ragioni, che per alcuna generale opinione, che avessero gli altri. E dico che quella provincia mi pare che si debba veramente giudicare ricca, che non ha bisogno di alcuna cosa che sia nelle altre, ma che le altre abbino bisogno di coni-