(>5 Dimostra poi in tutte le azioni sue, olire la gran prudenza, molla religione e bontà. Ila la sede apostolica in molta osservanza. Della persona del pontefice e della chiesa romana parla con molta reverenza in ogni occasione; e ad ogni ordine di religiosi, che siano specialmente di vita esemplare odi qualche estimazione in doltrina, ha non picciol rispetto, e molto li onora, e li ascolta nelle cose che massimamente alla religione appartengono; per onore e dignità della quale ha posto in Germania estrema cura e fatica, con tutti li principi e stati di quella provincia, per componere le differenze della fede, provando di ridurre le opinioni erronee di multi al primo e vero rito cattolico. Nè in ciò ha pretermesso cosa alcuna che da un imperatore cristianissimo ed ardentissimo dell’onor della fede e della chiesa di Cristo si potesse aspettare o desiderare, se non che non liaivoluto per lai causa muover armi conira li ostinati e duri in cosi perverse opinioni loro. Tenne la dieta in Augusta (i53o) per tal cagione, dove volse che da quelli che diversamente sentivano nella fede dalla opinione antica vera della chiesa cattolica si proponessero le confessioni loro in tutti li articoli in che dissentissero ', alle quali fece con il consiglio e sludio di molti dottori cattolici dottissimi rispondere ad uno ad uno secondo li fondamenti delle scritlure sacre, acciò che visto con questo modo quello in che s’accordassero colla chiesa e quello in che dissentissero da quella, meglio si potesse correggere l’error loro. Di poi ristrette le dottrine 1 I riformati incaricarono Melantone, il più sapiente e in un tempo il più moderato dei loro dottori, a distendere un Credo, o Confessione della loro fede, che dal luogo dove fu presentato prese il nome di Confessione di Augusta, e che i riformali adottarono generalmente per regola della loro lede. 5