DELLA GUERRA DI CIPRO LIB.III. jyy con molta incertezza di dover ricevere buon fervitio . Ma l [e confederiamo i particolari dello flato nostro, & che non vogliamo ingannar noi medefimi, conofcemo pur chiaramente , che fe bene le for%e noftre fono molte per fefteffe , riescono però deboli per dover lungamente foftenere tanta mole di guerra con• tra uri imperio cofi potente, & cofi fortunato, come veggi a-mo effere quello de Turchi. Ma ciò che in tale occaftone non meno importa , lo fiato noflro da mare è lontano da quefta città , tra fe divifo , & molto efpofto all ingiurie de nemici, & più facile ad effere, & per terra, & per mare da loro affali-to, che foccorjo da noi j & però ha bifogno di numero cofi grande di foldati, per tenerlo prefidiato, & difefo, che ad un tempo fteffo fiamo coffretti di mantenere qua fi due effere iti, per fornire T armata , (¿f per guardare le fortezze di mare, pur che non ne fia impofta nuova necejfità di dover fare il terzo per opporci a' nemici, che ne minacciano d affalire il Friuli. Con qual ragione dunque fperiamo noi, continuando ancora fu l’armi, di potere con la lunghezza della guerra disfare il nemico ? Totevafi forfè ciò fare con l opportunità della vittoria , quando s haveffe da principio faputo beri ufarla : & però hanno fempre i nojtri penfieri mirato a fare un fommo sforzo , & con effo terminare prefto la fomma di tutta la guerra : quali effetti ne fianofeguiti, éf per quali cagioni, lo dichiara la neceffttà , i pericoli , ne quali ci ritroviamo . Hora le nofire Speranze ( Je le cofe yufiamente penfiamo ) fona tramutate in timore di potere effere disfatti da uri imperio potenti ffimo , & per la grandezza faa, (¿f per gli ordini della militi a attiffimo al mantenere gran tempo la guerra . Qual dubbia dunque può rimanere nell' animo d alcuno, che non fi debba prefìare T orecchie a ragionamenti di pace, mo fji, & pro-pafii dal primo Bafcià al nojìro Bailo , come da molte fue lettere habbiamo intefo? Voicheper l altre' vie habbiamo in vano procacciata la ficurtà al regno di Candia , (¿f al rimanente dello flato nojìro , perche non cerchiamo d ufare quella, che ci è conceduta per trarlo dal prefente imminentiffimo perico- lo ? TSLoi fappi amo , che Mehemet Bafcià, come quello, che fempre fi è mofìrato defiderofo della pace, per mandare tal Z i fuo