4°9 di oliva, le amandole, l’uva passa, lozibibo, li cappa-li, ed allro per conto del vivere, e il sapone per conto del lavare. E molto maggiormente prendono per conto del vestire; perchè essendo costume che i baroni, e molto più i principi, vestano seta ed oro, e qualche volta ancora li cittadini di alcune terre, non lo possono fare se non comprano tutte queste cose da chi le porla d’altre province, non lavorando panni fini, non velluti, non damaschi, non rasi, non ermisini. Nè sanno fare berrette, in modo che tutto convengono comprare dagli altri: e anco il loro fustagno, che tanto adoprano, e del quale grandemente si serve tutto il popolo minuto e i contadini, che par che sia opera di Alemagna, non lo possono però fare se non hanno il cotone, che conducono da questa città in Alemagna. Di modo che conviene concludere che avendo ella bisogno di tante cose, e comprandole tutte col danaro, e non avendo onde trarlo che poche miniere, conviene che sia povera, e sempre con meno argento e oro di molte altre provincie, le quali se bene avessero bisogno di molte di queste cose, però ancor loro nè hanno molte che danno altrui, nè il tutto convengono comprare col denaro come Germani. E si vede anco in confirmazione di questo eh’ io dico, che non è principe in Alemagna, che non sia povero, e il simile de’baroni, eccetto forse il duca di Wirtembergh, che ne ha pochi però, avendo speso assai nella guerra, e pagatone poi all’imperatore. Il duca di Baviera ha gran stato, ma non più di du-gento mila fiorini di entrata, ed è in debito di un milione di fiorini: il duca di Sassonia, e il marchese di Brandemburgh ottanta mila: il conte Palatino poco