() anch’esso sotto un beilerbei, come sopra è detto, al quale è sottoposto eziandio (juanto tiene il Signor Turco dell'Arabie, ov’è la Mecca. La grandezza delli detti paesi d’Asia e d’Egitto, per non venire a più minuta misura, si può considerare in questo modo; die da Costantinopoli a Trebi-soiula, per il mar Maggiore, sono mille miglia; da Costantinopoli passando per la Natòlia e la Cappadocia , e toccando sino in Erzerum nell’Armenia Maggiore, che è l’ultimo luogo del Signor Turco in quella parte al confine del Soli, sono quaranta giornate da cavallo spedito; da Trebisonda attraversando per l’Armenia, Siria, Giudea, ed Egitto fino al Cairo, sono altre giornate quaranta ’; da Aleppo a Bagdad, che è nell’ultimo angolo della Mesopotamia, sedici giornate; da Damasco alla Mecca cinquanta giornale, e dalla Mecca al Cairo circa altrettanto. Tutto il sopradetto paese è liberamente del Signor Turco, e non vi è altro signore che vi domini in alcuna parte, e tutti quanti quei popoli sono schiavi di lui e posti ad arbitrio suo, e tutti derelitti e distrutti sì che non è in alcuno nè forza nè vigore. Non sono in detto paese fortezze di momento, ma il dominio è nell’essere padroni della campagna. Li confinanti a tutti li sopradetti paesi sono: la sublimità voslra con le provincie ch’ella ha nel golfo; poi il serenissimo re dei Romani colla Croazia, Austria e Moravia, ponendo l’Ungheria e quelle altre provincie come del Signor Turco; poi il re di Polonia, al t V’ha certamente errore o nell’una o nell’altra misura, perché la seconda di queste linee è assai più lunga della prima.