cercherebbe d’aver il carico di quella; il che succedendogli, pulria esser causa che l’armala fosse di maggior numero che di cinquanta galere, si per sicurtà de’luoghi di sua maestà, come per maggior riputazione di esso magnifico capitano, al qual pareva che non gli fosse d’onore uscire con il numero di galere che fosse uscilo Dragut. Per queste cause, io ho detto, si discorreva eh’ essi Francesi olterrebbono il loro intento, ed anco più facilmente, perchè oltre che esso serenissimo Gran-Signore con questa occasione di mandar 1’ armata , tiene con poco suo danno in continua spesa e timore il suo nemico, dà comodità alli suoi, mandando essa armata alle marine della misera Italia , non solo di arricchirsi con la preda di robe ed anime, la qual fanno facilmente in molti luoghi, e di farsi pratichi nella navigazione di questi mari, ma anco d’aver più facile l’accrescimento delli Mussulmani , ritrovandosi sempre molti delli poveri schiavi che si fanno Turchi non potendo tollerar le bastonate e la fame, nè star costanti alle minacce della morte, oltre il numero grande de’fanciulli che sono rubati, li quali senza dubbio al-cuuo sono fatti Turchi. Tutte le galere di questo serenissimo Gran-Signore che sono al presente in essere, sono al numero di cento sessautasette, cioè trenta vecchie, le quali per la maggior parte dovriauo esser disfatte, sedici nuove, e in seguito cento quattordici che sono state gittate in acqua ed hanno fatto viaggio, e sette prese già due anni dall’armata del Doria. Sei altre sono al sangiaccato d’Algeri. Tutte le maone, che sono di forma simile alle nostre galere grosse, le quali al presente sono otto, e sei altre palandre che si trovano per comodità di portar