XIV ma il principe Eugenio più non viveva, e i suoi nuovi generali furono battuti. Nel 174°» Belgrado e Orsova ritornarono per un nuovo trattato in potere dei Turchi. Mori il >3 Dicembre del 1754- OTMAN III, cbe succedette al suo fratello Mahmoud, non aveva per cinquantatrè anni veduto intorno a sè che eunuchi e vecchie donne; e tuttociò che gli si presentò dinanzi nella grandezza a cui veniva tratto, non era per lui cbe uno spettacolo di stupore e di divertimento. Il suo regno fu breve, e non segnalato da alcun fatto importante. Una moschea imperiale incominciata dal suo predecessore e compiuta da lui, è il solo pubblico monumento che attesti che un Otman III occupò il trono degli Ottomani. Mori nel 1757. MUSTAFA’ III, figlio di Ahmed III e nipote dell'ultimo sultano, salì al trono in età di quarantadue anni. Era debole di corpo, ma non di mente, e mostrò di sentire lo stimolo della gloria. Ebbe eziandio un gran-visir, Raghib, che degnamente lo secondò: ma i tempi volgevano avversi alla prosperità degli Ottomani. Venuto a guerra coi Russi, cresciuti già a smisurata potenza, Mustafà vide non solo i suoi eserciti di terra sconfitti e fugati dai generali Gali-tzin e Romanzof, ma la stessa sua flotta interamente distrutta a Tschesrnè dagli ammiragli Spiritoff e Elphinston. Perduta la Crimea, e in certo modo ancora l'Egitto per la insurrezione di Ali-bei, che alla testa dei Mammalucchi ne aveva cacciato il pascià della Porta, e vi signoreggiava da padrone, Mustafà provocò nel 1772 il congresso di Fockzani in Moldavia; ma le trattative furono presto rotte per le esorbitanti pretensioni dei Russi. L’infelice sultano non potè più lungamente resistere al peso di tanta avversità, e il 21 gennajo del 1774 mancò di vita. Abdul-Hamid, fratello di Mustafà, era in età di cinquanta anni quando gli successe nel trono. Egli ne aveva passati quaranta tré nel serraglio vecchio copiando il Corano, e lavorando archi e freccie per obbedire a un precetto di quella religione, che fa un dovere del lavoro delle mani. Era conosciuto per uomo giusto, dolce, pacifico, ma di niuna pratica negli affari, di senso mediocre, e in niun modo paragonabile al fratello, e insufficientissimo ai bisogni del tempo; avvegnaché non solamente i Russi erano padroni della Crimea e di tutte le provincie Ottomane poste alla sinistra del Danubio, ma Eraclio, principe di Georgia, si era dichiarato in favore dell’imperatrice Caterina; i pascià di Scutari e d’Albania